Tutto per il tuo BENE (2022)
Opere
Il Lupo e il Cane (2007) Collezione Privata
Dal 20 A.C. al 2021 D.C., la freccia scoccata dal latino Fedro con la sua favola attraversa i secoli diritta come un fuso, e si ripropone a noi appuntita e affilata come appena forgiata.
Un lupo magro e sfinito incontra un cane ben pasciuto, con il pelo folto e lucido. Si fermano, si salutano e il lupo domanda:
– Come mai tu sei così grasso? Io sono molto più forte di te, eppure, guardami: sto morendo di fame e non mi reggo sulle zampe.
– Anche tu, amico mio, puoi ingrassare, se vieni con il mio padrone. C’è solo da far la guardia di notte perché non entrino in casa i ladri.
– Bene, ci sto. Sono stanco di prendere acqua e neve e di affannarmi in cerca di cibo.
Mentre camminano, il lupo si accorge che il cane ha un segno intorno al collo.
– Che cos’è questo, amico? – gli domanda.
– Sai, di solito mi legano.
– E, dimmi: se vuoi puoi andartene?
– Eh, no – risponde il cane.
– Allora, cane, goditi tu i bei pasti. Io preferisco morire di fame piuttosto che rinunciare alla mia libertà.
Transition (2010) Collezione Privata
Opera conclusiva di un percorso avviato nel 2009, e dedicato al bicentenario della nascita di Darwin.
L’installazione è costituita da due teli in PVC, il primo riportante il passaggio finale del testo “L’origine della specie” (1859), il secondo una fotografia di una scena di guerra, con soldati armati che spuntano mimetizzati tra i cespugli di un bosco.
Tra i due, un terzo telo bianco è posizionato per terra, come invito allo spettatore ad attraversare il percorso e a lasciare le proprie impronte come segno di un “passaggio”, documento in divenire che diviene parte integrante dell’opera.
Tale passaggio sta a sottolineare il contributo dato da ognuno all’evolversi del genere umano, e la propria responsabilità nell’eredità sociale.
Nel passare tra i due tele lo spettatore è libero di decidere a quale dei due teli voltare le spalle, nella consapevolezza che la sua decisione rimarrà impressa su un telo bianco, esposta al giudizio dei posteri.
Tra i soggetti della serie “Anatomy studies” i due tori gemelli primeggiavano per dimensione e immagine di potenza, come due antiche divinità.
Furono separati alla nascita: uno si trova a Piacenza, l’altro è da diversi anni a guardia dell’isola greca Santorini. Quale dei due destini sia stato il piu’ fortunato non è dato saperlo.
Chissà che un domani non possano finalmente ricongiungersi, e raccontarsi le vite vissute davanti al fuoco sacro dell’Olimpo.
Che tu sia asino o zebra (installazione, 2021)
Le regole dell’universo non variano.
Il nascere animale da soma o animale da ammirare per la sua bellezza non impedisce di subire la stessa sorte. Nel ventaglio di possibilità che l’esistenza offre all’uomo, non sempre la fortuna o l’impegno portano a un finale diverso.