Un filo da sutura sigillato, una tavola da lavandaia, un’ antica ampolla da laboratorio chimico . Tre pezzi di storia che, svelando capacità antropomorfiche, assurgono ad ancore di salvezza, facendo riaffiorare ricordi inconsci.
Opere
(2010) Camicia di forza, specchio rotto
Vanità…da cui l’aggettivo “vanitoso”, che rimanda a “vano”, ovvero privo di consistenza materiale, internamente vuoto.
A buon intenditor poche, vane, parole.
La natura dell’uomo (2012)
Riproduzione della Sacra Sindone e dell ‘Uomo di Vitruvio vinciano su tessuto, sale, acqua. L’installazione, esposta in una collaterale di Artissima Torino, raffigura le due metà fondanti l’ entità “Uomo”: parte spirituale e parte materiale sono idealmente unite da sale e acqua, elementi fondamentali generatori di vita.
Nessun pensiero di tipo moralistico vuole uscire da questa rappresentazione, che rimane punto di riflessione per lo spettatore, il quale saprà forse dirsi quale delle due parti lo muove.
Una curiosità tecnica su questa installazione : il tessuto è eseguito con una tecnica di lavorazione su tessuto Jacquard sperimentale al tempo della creazione dell’opera. Tale tecnica permette di vedere lo stesso disegno, in negativo, sul retro del tessuto. Posta in verticale, questa installazione è apprezzabile sia frontalmente che vista dalla parte posteriore.