La fatica dei poveri (installazione, 2010)
Tra le mie opere di inizio carriera o di periodi non recenti ce ne sono alcune che per me rimangono senza tempo, e ogni volta che le riguardo suscitano in me la stessa emozione.Una di queste è La fatica dei poveri, installazione che ha fatto parte della mostra Relief tenutasi nella sala del Podestà di Castell’Arquato nel 2010.
La composizione si sviluppa con una palla di marmo poggiata a terra sopra un cuscino di velluto rosso, davanti a un canestro da basket, appeso ad altezza di gioco, e la cui rete è formata da rosari e pietre preziose e luccicanti.Il tabellone del canestro, ricoperto con carta da macellaio è bordato con una striscia di biglietti “Aspetta il tuo turno”.
Lo scopo era fare provare la sensazione – emotiva e anche fisica – di anelare a qualcosa, di averne l’assoluta necessità o desiderio (il cuore di una donna ? una pezzo di pane? una certezza per il futuro?) e non essere in grado, neanche con sforzi titanici, a centrare l’obiettivo.
Il peso di quella sfera è noto a molti, e di questi tempi l’opera è quanto mai attuale.